Turismo d’affari

Il Turismo d’affari comprende tutti i pernottamenti nella ricettività alberghiera ed extra-alberghiera, fuori dalla propria sede di residenza abituale, che vengono compiuti per motivi di affari, di lavoro, di famiglia ed, in genere, per ragioni che non si giustificano prevalentemente con esigenze di svago.

E’ chiaro che questa distinzione non può che basarsi sulla motivazione prevalente del soggetto che presceglie la sistemazione ricettiva da adottare perché, frequentemente, i motivi di lavoro non escludono quelli di svago, soprattutto quando il viaggio è compiuto in compagnia di familiari od amici (Peroni G.;).

Si rivolge ad un’utenza particolare (imprenditori, rappresentanti, commercianti, fornitori di servizi, consulenti, professionisti etc.). E’ indotto da un’alta concentrazione e qualificazione di attività produttive (industriali, artigianali, commerciali, turistiche) e si avvale di richiami particolari come fiere e mostre.

Richiede strutture ricettive qualificate ed adeguate attrezzature di supporto come centri di affari, palazzo dei congressi, impianti sportivi e ricreativi.

Il turismo d’affari può essere, a sua volta, suddiviso, in diverse categorie:

1) individuale;
2) meeting, corsi d’aggiornamento e conferenze;
3) Incentive;
4) Viaggi per organizzare fiere ed esposizioni;
5) Lancio di nuovi prodotti; ecc.

(Horner S. and Swarbrooke J.)

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