Catalogo

Fra gli strumenti della comunicazione turistica il Catalogo, a differenza del dépliant, è finalizzato, strutturalmente ed esplicitamente, alla vendita del prodotto.
E’ il principale strumento di relazione tra il Tour Operator e la domanda tramite l’agenzia di viaggio.

Contiene informazioni generali sulla destinazione e sui servizi, l’elenco di tutti i package disponibili, le clausole generali del contratto di viaggio e può evidenziare le prestazioni incluse e il programma giornaliero dettagliato.
Contemporaneamente, costituisce un prezioso strumento di informazione per il cliente e per l’agenzia dettagliante sulle caratteristiche delle destinazioni e dei servizi: rappresenta perciò uno strumento di intermediazione turistica e, nello stesso tempo, di intermediazione comunicativa.

Normalmente i maggiori Tour Operator producono in proprio i cataloghi, rivolgendosi ad imprese specializzate per la configurazione grafica e la realizzazione, mentre le aziende di minori dimensioni spesso si limitano a personalizzare il materiale fornito da compagnie aeree, hotel, uffici turistici, utilizzando come strumento promozionale la brochure.

L’obiettivo dei messaggi diffusi attraverso i cataloghi turistici è coerente con la scelta dei contenuti stessi e delle modalità comunicative adottate. Si utilizzeranno quindi argomenti e motivi in grado di informare e di convincere il destinatario cui è rivolto.

I tratti essenziali di un catalogo turistico sono evidenti anche all’osservatore più distratto: colori, luminosità, paesaggi naturali marittimi e montani, coppie e comitive di giovani in allegria, famiglie in relax ecc. cui, ovviamente, sono accompagnate informazioni pratiche sulla vacanza (prezzi, tabelle climatiche, validità delle offerte, piano del viaggio giorno per giorno).

Tali elementi caratteristici, tuttavia, tendono a trasformare l’opuscolo in uno strumento inefficace per la promozione, data la prevalenza di fotografie stereotipate, con gli aspetti strutturali dei servizi (camere, servizi accessori, ecc.) correndo il rischio di saturare il campo dell’attenzione attraverso la diffusione di numerosissimi cataloghi che offrono prodotti analoghi, se non identici.

Una volta sottolineata l’importanza del catalogo più come strumento utile per la completezza delle informazioni che per le capacità di far intravedere le suggestioni di un posto, occorre dire che il Tour Operator deve tendere a trasmettere – attraverso i suoi cataloghi – la sua stessa personalità e le sue caratteristiche specifiche, anche se lo scopo prevalente è quello di renderne più semplice e rapida la consultazione in relazione alle esigenze di chi il pacchetto lo deve vendere (banconista) e di chi lo deve acquistare.

Affinché vengano valorizzate al meglio le funzioni svolte dal catalogo nel processo di selezione di una vacanza come primo elemento, si deve andare oltre il mero aspetto grafico (copertina attraente, caratteri di stampa leggibili, tabelle dei prezzi semplici da utilizzare) e puntare sulle esigenze di chi intende usarlo.

Per quanto riguarda la copertina va precisato che, se nel dépliant essa deve comunicare come un titolo giornalistico, nel catalogo essa rappresenta la “vetrina” dove si espone il prodotto, utilizzando uno stile di esposizione che definisca anche la personalità del T.O. e che, nello stesso tempo, si ponga l’obiettivo di selezionare i destinatari del messaggio.

Così, se il Tour Operator si rivolge ad un target che si prevede debba ancora decidere tra più destinazioni, sarà più efficace l’uso di una brochure che, dovrà in primo luogo vendere la destinazione dedicando meno spazi ai servizi.

Al contrario, se il Tour Operator prevede di rivolgersi a potenziali clienti che hanno già deciso la destinazione, allora il catalogo dovrà incentrarsi sui prodotti offerti per esaltarne la qualità e la convenienza rispetto alla concorrenza.

Nel caso di prodotti di lungo raggio poi, per una clientela poco sensibile alla variabile prezzo, si può adottare una impostazione emozionale, con ampio spazio dedicato alle immagini, poiché il registro visivo ha maggiore capacità di suggestionare il destinatario.

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