Nell’analizzare la modalità di divulgazione effettuata attraverso volantini, bisogna fare riferimento all’ambito relativo all’emittente, a quello relativo al destinatario e a ciò che concerne la circostanza in cui avviene la comunicazione.
La diffusione di piccoli fogli stampati distribuiti nelle strade o presso locali e luoghi pubblici evidenzia l’obbiettivo, da parte della fonte, di raggiungere una vasta fetta di pubblico utilizzando materiale non troppo costoso, ma al tempo stesso capace di catturare lo sguardo distratto del destinatario che, spesso, è portato a cestinarlo nel primo raccoglitore di rifiuti.
In linea generale, una headline brillante, un visual che possa incuriosire, un annuncio legato prevalentemente alla modalità di comunicazione teaser, possono rivelarsi come altrettanti strumenti validi per vincere l’indifferenza del destinatario e trattenere per un po’ di tempo l’attenzione: il risultato sarà ottenuto se il destinatario conserverà il volantino, fosse anche solo per rileggere una frase spiritosa.
Per quello che concerne un volantino di contenuto turistico, è evidente la possibilità di comunicare attraverso diverse modalità. Oltre a un primo modello – il più affine ai volantini commerciali o di propaganda – dove si pubblicizzerà un’agenzia di viaggi, un vettore o delle offerte stagionali e verranno fornite informazioni sui prezzi, sulla validità di quelle offerte e sull’ubicazione degli uffici ove richiedere informazioni, è possibile trovare anche una seconda forma di comunicazione, maggiormente orientata a reclamizzare una destinazione.
In questo caso, si punterà meno sul bodycopy e più sul visual atto a stimolare la fantasia e la curiosità di chi legge.
Anche lo slogan tenderà a suggestionare l’osservatore utilizzando giochi di parole e sfruttando la polisemia di alcuni termini.