Turismo scolastico

Il turismo scolastico comprende tutti gli strumenti educativi che le istituzioni scolastiche possono attivare fuori sede nell’ambito dei propri obiettivi formativi, cognitivi e relazionali. Viaggi di istruzione, visite ed ogni altra attività svolta fuori dalle mura scolastiche – se coerenti con il progetto educativo d’istituto – sono considerate equivalenti a tutte le altre iniziative previste nella programmazione didattica ed effettuate in classe.

L’orientamento è verso un’offerta sempre più mirata e competitiva in ambito educativo per soddisfare le richieste delle scuole ormai autonome nell’organizzazione e nella programmazione delle proprie attività didattiche.

In questo settore il cliente è la scuola che, individuato il percorso formativo tramite il consiglio di classe ed ottenuta la delega dal consiglio d’istituto, richiederà il preventivo alle agenzie.

Per quanto riguarda i contenuti dell’offerta, questi dovranno essere:
• di natura didattica e coerenti con i programmi scolastici
• rispondenti in termini di tempi, di sicurezza e norme di esecuzione alle disposizioni vigenti.

La somma degli elementi indicati rappresenta lo spazio di marketing entro cui operare. Recenti studi affermano che nel 77% dei casi è la scuola, e non l’operatore, ad attivare il primo contatto.

• È vietata (in maniera non esplicita) ogni iniziativa “autogestita” da parte del personale scolastico o dagli studenti;
• sotto il profilo economico i viaggi e le visite sono quasi totalmente a carico delle famiglie;
• devono coinvolgere il maggior numero di compagni di classe;
• devono essere preceduti da una attenta analisi delle risorse disponibili e dei costi preventivabili;
• gli Organi di autogoverno della scuola (Organi collegiali e Dirigente scolastico) hanno il compito di affacciarsi sul mercato turistico per l’organizzazione dei viaggi, in modo da orientarsi verso le offerte più congrue e convenienti;
• la conclusione di un contratto per la fornitura di servizi turistici è di norma preceduta da un procedimento amministrativo (sistema delle gare tra imprese interessate- licitazione privata o appalto-concorso) che si conclude con la deliberazione dell’organo competente;
• per l’istruzione secondaria superiore occorre consultare il Comitato studentesco;
• il sistema di offerta è costituito da soggetti estremamente eterogenei (TO, AdV, associazioni, cooperative, gruppi culturali, etc);
• le nuove prospettive rispetto al turismo scolastico tradizionale sono rappresentate dagli scambi culturali – soggiorni studio all’estero– stageecoturismo.

L’integrazione della scuola con il territorio (quel territorio che è oggetto e soggetto del Turismo Scolastico quando si pone come luogo e spazio da scoprire e/o come fonte della conoscenza per le risorse che presenta) rappresenta l’elemento centrale dell’autonomia.
Il problema attuale sta nel riconoscere la qualità della responsabilità culturale e organizzativa che l’attività di turismo scolastico comporta.

Linee guida della programmazione:

Criteri pedagogici: fonti di riferimento che rendano visibili “valore aggiunto” e “specificità formativa” del Turismo Scolastico in una proposta educativa di scuola.
Strumenti di progettazione dei viaggi di istruzione: consapevolezza e padronanza che ottimizzano l’esperienza per l’apprendimento e la formazione in chiave scolastica.

Criteri pedagogici:
1. Il significato culturale del viaggio: viaggiare con la scuola significa riscoprire il senso del viaggio (formazione / conoscenza).
2. Gli scopi cognitivo-culturali: uso in situazioni di codici linguistici disciplinari e strumenti analisi.
3. Gli scopi affettivo-relazionali: insieme si affrontano le difficoltà, il nuovo, con il senso della cooperazione e dell’investigazione.
4. Veicolo dell’educazione al patrimonio e all’ambiente: come educazione al civismo e alla consapevolezza delle proprie radici culturali.

Sul piano metodologico l’opzione del Turismo Scolastico – come parte del progetto scuola – introduce l’idea che la conoscenza sia soprattutto frutto di ricerca, analisi dei fenomeni con strumenti specifici, partecipazione e interpretazione.

Strumenti per la progettazione e la conduzione:
Dalla logica pedagogica ne consegue che ogni esperienza di turismo scolastico investe livelli di azione didattica tipici della programmazione di attività funzionali all’apprendimento. Il viaggio, la visita guidata, l’esplorazione ambientale come parte integrante del piano dell’offerta formativa della scuola, sono da considerarsi come moduli dei quali individuare e giustificare scopi, risultati attesi e integrazione nel curriculum.

La progettazione: il prima
Si tratta di rispondere agli interrogativi riguardanti il che cosa: le mete e la loro coerenza rispetto al curriculum, al livello scolastico, alle discipline interessate – ad essi si abbinano gli obiettivi di conoscenza, di atteggiamento e di competenza metodologica che si intendono evidenziare.

La conduzione: il durante
Il come dell’attuazione dell’esperienza di viaggio – le fasi del viaggio, le indicazioni organizzative, le modalità di raccolta delle documentazioni e delle informazioni, i compiti affidati agli studenti.

La valutazione: il dopo
Il perché e la memoria: momento della rielaborazione, evocazione (prevalentemente affettiva), è collegato alla verifica dei risultati rispetto alle aspettative in ordine alla conoscenza, al metodo, al valore aggiunto del lavoro svolto durante i viaggi, alle modalità di eventuale socializzazione dell’esperienza.

Il settore dei viaggi di istruzione è regolamentato dalla seguente legislazione:
• Circolare Ministeriale n.291 del 14/10/1992
• Decreto legge n.111 del 17/03/1995
• Circolare Ministeriale n.623 del 02/10/1996
• DPR n.156 del 9 aprile 1999

Voci correlate

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