Le Strategie di prezzo definiscono una condotta offensiva o difensiva, attuate dall’impresa al fine di modificare favorevolmente il proprio ambiente competitivo, manovrando principalmente la leva del prezzo.
Per il consumatore, il prezzo costituisce la modalità più semplice per poter misurare il “valore” del prodotto offerto.
È infatti l’indicatore del costo-sacrificio che egli è disposto a sopportare per ottenere “qualcosa” a cui attribuisce un valore e un significato.
Per alcuni acquirenti il prezzo può inoltre rappresentare il segnale della qualità ed esclusività del prodotto offerto.
L’impresa, in un certo senso, può quindi “manipolare” il prezzo allo scopo di sviluppare le vendite.
A tal fine, può adottare una politica di penetrazione (basata sui prezzi contenuti, il cui obiettivo è quello di indurre il consumatore all’acquisto sulla base di un favorevole rapporto costo-qualità) oppure optare per una politica di scrematura (con alti prezzi, allo scopo di consolidare la percezione dell’acquirente sul significato simbolico del suo prodotto, rafforzando la sua immagine di distintività e qualità rispetto ad altri beni concorrenti).
Il prezzo rappresenta quindi uno strumento di grande efficacia concorrenziale perché potrebbe consentire all’impresa di modificare la struttura competitiva del mercato.