L’Italia nella competizione del turismo congressuale

Le tendenze della domanda italiana per il 2000

Il Centro Studi BTC ha realizzato quest’anno una prima indagine sulla Domanda Congressuale Italiana, per raccogliere informazioni e dati sui nuovi trend dei congressi e dei viaggi di incentivazione. L’indagine è stata inviata a più di 6.000 nominativi: responsabili di grandi e medie aziende, associazioni, banche, assicurazioni, enti, commercio, turismo , ecc. che devono organizzare eventi per il prossimo anno.

Da un primo campione di 760 risposte risulta che per il 2000 predomina la tendenza ad organizzare seminari e meeting, cui seguono nell’ordine congressi, presentazione dei prodotti, viaggi d’incentivazione, convention ed altro.

Per quanto riguarda l’Italia la preferenza è di organizzare eventi al Nord e nelle Città d’Arte. Per l’estero invece, prima nelle preferenze è l’Europa. I mesi più gettonati sono ottobre, aprile, maggio, settembre e la durata media indicata è di due-tre giorni. Gli eventi avranno in prevalenza da 51 a250 partecipanti. La provenienza dei partecipanti è per 89,1% italiana e 10,9% estera.

Deve si svolgeranno le manifestazioni? Soprattutto nelle sale degli alberghi, il comfort e l’allestimento delle sale congressi sarebbe la scelta preferita nel caso si potesse impegnare una cifra maggiore per migliorare l’organizzazione del proprio evento, seguita a breve distanza dagli intrattenimenti e spettacoli, dalla promozione e dalle tecnologie.

I rapporti con i vettori (in particolare gli aerei) e con gli alberghi sono i settori in cui segnalano le maggiori difficoltà nell’organizzazione congressuale.

La maggior parte degli interpellati (82,2%) usufruisce di uffici dell’Azienda per programmare ed organizzare il proprio evento (il 22,4% in collaborazione con agenzie di viaggi, il 9,2% con incentive house e il 5,2% con altri soggetti), altri invece (il 17,8%) si rivolgono ad organizzatori congressuali.

Riguardo la BTC il 72,4% ha risposto di conoscere la manifestazione fiorentina : il 48,7% ha partecipato ad una delle ultime tre edizioni, il 33,5% non ha partecipato (molti hanno sottolineato che partecipano gli organizzatori congressuali cui hanno affidato l’incarico), il 17,8% non ha risposto.

Nella classifica dei Congressi internazionale l’Italia conserva il 5° posto
Anche per il 1998 l’Italia ha mantenuto la quinta posizione nella classifica UAI dei principali Paesi che hanno ospitato un minimo di 50 incontri internazionali. Restano invariati quindi i primi cinque Paesi: USA, Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia Conserva ancora il sesto posto l’Olanda, mentre scende dal 7° al 9° la Spagna, superata dall’Australia (salita al 7° dal 9°) e dal Belgio, che conserva l’8° posizione. New entry della Cina (al 15° posto), del Portogallo (al 17°) e dell’India (al 20°), a discapito della Norvegia, del Sud Africa e della Grecia che scendono sotto la ventesima posizione.

Nella classifica mondiale UAI (Union des Associations Internationales di Bruxelles) delle 60 principali città, che nel 1998 hanno accolto un minimo di 30 incontri internazionali, Roma è al 15° posto. Nel 1998 ha ospitato 87 grandi incontri internazionali, di cui 74 eventi a cura di organizzazioni internazionali e 13 nazionali a larga partecipazione internazionale.

Nel 1997 sono stati invece 88. L’anno precedente era al 14° posto; la perdita di un punto nella classifica non è di grande rilievo, viste le variazioni molto più significative di altre città. Si sono inserite infatti nel 1998, prima di Roma, Lisbona (salita al 9° posto dal 26°), Stoccolma (salita al 12° dal 17°) e Madrid (salita al 13° dal 19°), ma sono scese Hong Kong (dal 10° al 20°) e Barcellona (dal 12° al 22°).

Sotto la 15°posizione di Roma: significativa l’ascesa di Melbourne (dal 27° nel 1997 al 19°), Montreal (dal 33° al 24°), Gerusalemme (dal 34° al 25°), Edimburgo (dal 32° al 27°), Oslo (dal 36° al 29°) e San Francisco (dal 35° al 30°), mentre perdono Strasburgo (dal 15° nel 1997 al 17°), Budapest (dal 16° al 21°), Praga (dal 21° al 23°), Tokyo (da 25° a 26°), Orlando (dal 23° al 28°).

Altre importanti città, come Atene (dal 50° al 32°), Buenos Aires (dal 29°al 33°), Chicago (dal 30° al 34°), Bangkok (dal 28° al 35°), Manila (dal 31° al 37°), Seoul (dal 22°al 38°), Monaco (dal 24° al 39°), Mosca (dal 55° al 40°), il Cairo (dal 46° al 51°), e tante altre, sono tutte sotto la trentesima posizione.

Per la prima volta, nel 1998, appare nella classifica delle principali città Firenze al 51° posto, con 36 grandi incontri internazionali ( di cui 29 eventi a cura di organizzazioni internazionali e 7 nazionali a larga partecipazione internazionale).

Fuori della Classifica delle prime 60 città, troviamo Trieste con 29 incontri internazionali, Milano con 22, Bologna con 16, Venezia con 15, Torino con 13.