La città parco della musica

22.800 nuovi posti per gli spettatori e nuove opportunità occupazionali

Nel dicembre scorso, dopo aver superato tutti i problemi realizzativi e la oggettiva complessità progettuale, l’Auditorium di Renzo Piano è stato ultimato e reso fruibile in tutta la sua funzionalità. Poco più di sei mesi di vita durante i quali si sono affacciati nelle nuove sale 782mila appassionati di musica, ma non solo.

Ci sono visitatori che si sono recati per assistere a conferenze e convegni o, più semplicemente, per gironzolare nel foyer, nella libreria e negli spazi esterni. La filosofia dell’Auditorium è, infatti, quella di un vero e proprio spazio dedicato alla cultura.

La gestione della struttura è interamente pubblica: il 95% è di proprietà del Comune e il 5% di Risorse per Roma, una società che fa sempre capo al Campidoglio. Nel Parco della musica lavorano 35 persone, mentre il resto delle attività (servizi di accoglienza, vigilanza, pulizie, facchinaggio, antincendio e pronto soccorso: in tutto circa 300 posti di lavoro) è in outsourcing. Le spese per la remunerazione delle risorse umane impegnate per la gestione complessiva del Parco della musica rappresentano, dunque, una voce importante, anche perché si è scelto di garantire dieci ore di apertura al giorno, per tutto l’anno.

Le risorse per coprire il costo di funzionamento dell’Auditorium – che è di oltre 15 milioni di euro l’anno – arrivano in gran parte dal Comune, che mette a disposizione 10 milioni.

Per il resto si tratta di entrate proprie, garantite dalle sponsorizzazioni, dalle attività (mostre,visite guidate), dagli affitti degli spazi commerciali (la caffetteria, il ristorante e il bookshop sono stati affidati per quattro anni, attraverso una gara pubblica, ad altrettante società).

Di qui le polemiche tra coloro che ritengono di dover massimizzare i proventi che possono derivare dalla gestione commerciale degli spazi, anche a costo di appannare l’immagine dell’Auditorium e quanti invece ritengono che debba essere assolutamente salvaguardata l’aura della sua funzione caratteristica.

L’Auditorium, del resto, è diventata anche la nuova sede dell’Accademia di Santa Cecilia, con una nuova politica culturale che, pur nel rispetto della tradizione, è in grado di avere appeal su fasce di pubblico sempre più ampie, con nuove attività, rese ancor più interessanti dai nuovi spazi dell’Auditorium: lezioni-concerto e spettacoli per i bambini; prove d’ascolto con i principali direttori d’orchestra, laboratori musicali; concerti con guida all’ascolto la domenica mattina (denominati “family concert”): musicoterapia per le donne in stato di gravidanza e tante altre iniziative collaterali.

La musica, quindi, torna protagonista della vita culturale romana e non solo sul piano della tradizionale e ricca programmazione estiva, fatta di spettacoli di intrattenimento basati su una varietà di occasioni e di stimoli,generi musicali diversi, culture multietniche, concerti e cibo di ogni parte del mondo.

Facendo due conti, infatti, negli ultimi anni sono stati creati 12.250 nuovi posti per gli appassionati di musica, realizzati in strutture pubbliche e private di rilievo cittadino, che sono state inaugurate o restaurate in questo primo periodo di attività della giunta Veltroni. Fra le altre, il Teatro del Lido di Ostia e il Gran Teatro a Tor di Quinto, a questi nuovi spazi si aggiungeranno entro la fine dell’anno altri 10.600 posti, soprattutto grazie all’ingresso nel circuito delle strutture stabili del Palasport all’Eur, che una volta completato il radicale intervento di restauro in corso, sarà il principale polo del Centro-Sud per i grandi concerti rock e pop, oltre che per gli eventi sportivi.

Nel 2004 saranno, infine, completati i lavori di ristrutturazione di Villa Osio, un complesso requisito ad uno dei capi della banda della Magliana , dove avrà sede la Casa del Jazz, con il suo Auditorium di 150 posti, oltre a nuovi spazi previsti per la musica nell’area degli ex Mercati Generali. E a tutto ciò dobbiamo aggiungere anche la realizzazione del progetto Fonopoli, nato da un’iniziativa di Renato Zero.

L’incremento straordinario delle strutture per la musica, è certamente il dato più significativo della nuova qualità dell’offerta che va affermandosi a Roma, ma non è l’unico. La diffusione di una cultura musicale nuova e una eccezionale diversificazione dell’offerta, contribuiscono al coinvolgimento della periferia e dei quartieri dove queste strutture erano inesistenti.

Non solo, accanto a questi nuovi complessi, fioriscono una quantità di attività collegate allo spettacolo musicale, che possono essere valorizzate attraverso la creazione di nuove imprese.

La musica, quindi, si unisce all’enorme patrimonio di cui dispone la capitale (musei, monumenti, siti archeologici, ville, etc.), diventando un’opportunità culturale in più, ma anche un’opportunità sociale, oltre che di incentivazione dei flussi turistici: se messe a sistema, infatti, ed opportunamente connesse a campagne comunicative, tutte le varie iniziative possono contribuire a creare un’immagine diversa di Roma, ed articolare il suo posizionamento turistico all’estero, generando quote aggiuntive di domanda.

Le agenzie di viaggio potrebbero promuovere pacchetti di offerte comprensivi di una visita alla città e di una manifestazione musicale, oltre a combinazioni che permettono di visitare mostre e partecipare ad altri eventi musicali e culturali: motivi per il primo soggiorno turistico a Roma, ma soprattutto motivi per ritornare ancora, e poi ancora. Come avviene per le altri capitali europee.

di Romina Dini

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Imprese assistite da BIC Lazio

Officine Musicali del Borgo

La società gestisce una scuola di musica, fondata e diretta da Giovanni Malquori. Caratteristica della scuola è un’offerta variegata, unita alla partecipazione di musicisti affermati che realizzano delle lezioni dal forte appeal musicale.
Oltre alla scuola di musica con una offerta anche di formazione a distanza (on line) l’azienda organizza spettacoli e concerti, ma l’attività didattica rappresenta il core dell’iniziativa e si avvia a raggiungere un numero di allievi significativo, naturalmente con sede a Roma, che esauriranno in parte la potenzialità di sfruttamento dei locali.
L’impresa ha velocemente conquistato uno spazio, grazie alle indiscusse qualità dei docenti. Nonostante il mondo delle scuole musicali sia altamente competitivo, data anche l’elevata richiesta presente tra la cittadinanza.
Armonia e solidarietà caratterizzano la compagine sociale; l’ambiente sereno si trasmette sia tra gli allievi sia tra i docenti,contribuendo a realizzare quel clima positivo e piacevole che contraddistingue Officine Musicali.

Enzimi, festival multidisciplinare

Enzimi è un evento che si ripete ogni anno e si rinnova. L’edizione 2002 tenutasi a settembre, ha rilanciato l’appuntamento come Enzimi Festival di musica, arte e spettacoli pop, aprendo una nuova stagione di iniziative rivolta ai giovani. Per favorire il rapporto tra i giovani italiani e europei, Enzimi è diventato un laboratorio in cui si alternano eventi unici e artisti noti al grande pubblico ma anche nuove realtà e giovani alle prime esperienze artistiche.
Enzimi 2002 è stato il primo festival multidisciplinare realizzato nel nostro Paese: si sono esibiti artisti provenienti da città quali Berlino, Parigi, Catania, Palermo, e ovviamente Roma. In sezioni che comprendevano musica, danza e teatro, cinema e video, fotografia e arti diverse.
Numerosissimi giovani che ogni giorno, in modo particolare, ogni sera hanno affollato l’ampio spazio di Enzimi – di 30mila metri quadrati – che consente di esaudire i gusti di un pubblico molto ampio e diversificato. La varietà dell’offerta e la qualità dovuta senza dubbio alla sperimentazione dei giovani artisti ha fatto di Enzimi Festival, uno degli appuntamenti più attesi.
La grande forza di questa manifestazione annuale è la riscoperta di spazi cittadini trascurati e abbandonati. L’aver messo in contatto le zone periferiche di Roma con il resto della città è stata una grande sfida, ma i risultati sono stati molto positivi e incoraggianti. Dopo essersi tenuto all’Air Terminal Ostiense, all’ex Mattatoio e al Campo Lanciani, l’edizione 2002 di Enzimi si è tenuta nell’ex deposito Atac di Via Flaminia. Erano stati allestiti nei grandi spazi parcheggi sorvegliati, indicazioni per raggiungere l’area degli spettacoli e una navetta che dal parcheggio più lontano conduceva alla manifestazione.
L’edizione 2002 di Enzimi ha raggiunto altissimi indici di popolarità e gradimento, con una straordinaria affluenza di pubblico: oltre 250.000 sono stati i visitatori e numerosissimi gli utenti del sito telematico www.enzimi.festivalroma.org cui molti giovani continuano a collegarsi perché è diventato un grande chat aperta alle discussioni che favorisce i contatti tra “gli utenti” della manifestazione.
Quest’anno Enzimi giunge alla sua ottava edizione e si terrà all’Esquilino, quartiere particolarmente caratteristico dove si incontrano le culture e le tradizioni di tutto il mondo, rendendolo il centro multietnico della città.
Dall’11 al 20 settembre, la stazione Termini, Piazza Vittorio e l’Acquario Romano faranno da cornice ad un’esplosione di musica, di spettacoli, di produzione letterarie e di proiezioni cinematografiche, dove giovani artisti avranno l’opportunità di esordire e di farsi conoscere.
In tutta l’area metropolitana verranno allestiti percorsi specifici per raggiungere i luoghi dove si svolgeranno gli spettacoli. Per la prima serata, le rassegne si apriranno con diverse rappresentazioni,tra cui quella della Casa degli spiriti di Isabel Allende, messa in scena dalla compagnia teatrale arabo-ebraica di Jaffa, manifestazione simbolica realizzata in occasione della ricorrenza dell’11 settembre, per conto del Campidoglio, e spettacoli musicali di ogni genere.
Il 2003 per Enzimi rappresenta, comunque, un anno di transizione; infatti, è in programma per la prossima edizione l’organizzazione di due grandi festival(uno per i Vip ed uno per i giovani). Ma resta sempre uno dei principali obiettivi di Enzimi, comunque, accanto a quello di fare spettacolo, e di dare spazio ai giovani con talento, la produzione culturale, elemento fondamentale per arricchire una città e per stimolare le nuove generazioni a considerare la musica e la cultura in genere, non solo come forme di spettacolo da consumare, ma anche come aree di impegno per lavorare in maniera creativa e gratificante.

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