I Comuni nelle Politiche Turistiche

Le potenzialità operative degli enti locali

La nuova legge quadro sul turismo, istituendo all’articolo 5 i Sistemi Turistici Locali , garantisce nuovi spazi alle autonomie locali. Ai Comuni, in particolare,  viene assegnato un ruolo di primo piano nelle politiche di accoglienza, oltre che nel rapporto  tra residenza, realtà locale e turismo.

E’ in questa politica di incremento del turismo, i Comuni sono chiamati ad operare con impegno per valorizzare un turismo di qualità,  per riqualificare i servizi e per adottare tutte quelle misure che offrano ricadute positive sul territorio e sulle città. La legge quadro riconosce, quindi, ai Comuni il ruolo di soggetti primari delle politiche turistiche sul territorio, evidenziando l’esigenza di un nuovo rapporto tra l’ente locale e le associazioni di categoria per migliorare la qualità dell’offerta turistica. Difatti “turismo” non significa spostarsi da un luogo all’altro, visitare città e musei.

La parola turismo è legata a cultura, tradizione, folklore, patrimonio artistico, gastronomia locale e lavorazione artigianale. Tutti aspetti che i nostri Comuni, a cominciare da quelli più piccoli, devono saper valorizzare, per diffondere quel patrimonio tramandato da secoli che altrimenti rischierebbe di scomparire per sempre.

Cambia, dunque, l’assetto istituzionale del turismo: il ruolo dei Comuni diventa fondamentale nella gestione e nella politica dell’offerta turistica. Lo sviluppo turistico a livello locale assume una connotazione autonoma molto marcata: da un lato deve essere valutato in termini di compatibilità urbanistica e ambientale, dall’altro lato deve vedere impegnata l’imprenditoria locale su progetti credibili e criteri  di redditività.

Il Comune si conferma, quindi, la struttura base dello sviluppo turistico e questo ruolo viene confermato nella evoluzione della legislazione turistica nazionale, quindi regionale. Difatti, le politiche  del turismo storicamente trovano nel “governo locale” il suo presupposto primario ed essenziale e di ciò si ha ulteriore conferma dalla legge quadro recentemente approvata e nella fase attuale con l’emergere di problemi e di esigenze del settore rispetto alle quali le funzioni dei Comuni acquistano particolare e decisivo rilievo.

Non va dimenticato, poi, che una delle chiavi di accesso dell’UE ai problemi del turismo è l’ambiente.  Si insiste sulla necessità di monitorare gli interventi in campo turistico per gli effetti che determinano sull’ambiente ed è evidente, che, su questo punto, il ruolo dei Comuni è determinante per le competenze in materia di programmazione urbanistica e territoriale.

La mancanza di una chiara visione dell’intreccio profondo tra i programmi e gli interventi dei governi locali e i fabbisogni di produttori e consumatori turistici è stato spesso la causa prevalente dell’improvvisazione e dell’approssimazione con cui si sono predisposte e tuttora si predispongono le condizioni di base dell’offerta turistica.

La legge di riforma della legislazione nazionale del turismo contribuisce, invece, ad affermare una cultura localistica del turismo idonea a garantire la realizzazione di una gestione corretta degli interventi che vanno ad incidere sulla creazione di un moderno ed efficiente modello di accoglienza e di servizi di ospitalità.

Dunque, i Comuni potranno operare di concerto con le Agenzie locali di accoglienza turistica allo scopo di valorizzare le risorse turistiche del territorio, favorire la loro conoscenza mediante l’attività di informazione, migliorare il sistema di accoglienza e di assistenza per i turisti. Al fine di poter operare in maniera sinergica con tali Agenzie, gli stessi uffici IAT potrebbero essere inseriti nell’ambito della struttura comunale, ovvero alle dipendenze dell’ente locale stesso.

In questo modo il Comune può integrare l’informazione istituzionale – che la recente legge 150/2000 attribuisce anche ai Comuni – con quella turistica. Quindi, l’ente locale potrà fornire, attraverso le Agenzie di accoglienza turistica i seguenti servizi che andrebbero a sommarsi a quelli già svolti dall’URP-Ufficio per le Relazioni con il Pubblico:

  • raccolta e diffusione di informazioni turistiche, organizzando a tal fine e coordinando gli uffici di informazione e assistenza dei turisti e raccomandandosi in un’ottica dei sistema all’Agenzia regionale per la promozione turistica:
  • fornire assistenza ai turisti, compresa la prenotazione di servizi ricettivi, turistici, di intrattenimento e di svago e la tutela del consumatore turistico;
  • promuovere e realizzare iniziative per la valorizzazione delle risorse turistiche locali, nonché manifestazioni e iniziative dirette ad attrarre i turisti e a favorirne il soggiorno;
  • sensibilizzare operatori, amministratori e popolazioni locali per la diffusione della cultura di accoglienza e dell’ospitalità turistica:
  • favorire la formazione di proposte e pacchetti di offerta turistica da parte degli operatori,

I Comuni potranno quindi elaborare iniziative che rientrino nei seguenti due filoni:

Servizi Turistici di base dei Comuni.

Tale filone comprende l’informazione, l’accoglienza, l’animazione e l’intrattenimento all’ospite, con priorità sui progetti di qualificazione dei Servizi Turistici di Base (Uffici Informazione Turistica o IAT)al fine di rendere il servizio, considerato strategico, sempre più professionale e mirato alle esigenze del turista.

In seconda istanza potranno essere prese in considerazioni  le attività di animazione e intrattenimento all’ospite, nell’ambito delle quali  occorrerà dare priorità ai progetti organici, presentati da più Comuni, che mirino alla valorizzazione dei beni artistici ed ambientali, delle tradizioni culturali e dell’enogastronomia facenti parte del patrimonio del territorio provinciale e che  siano direttamente ed esclusivamente rivolte al turisti.

Iniziative di promozione turistica di interesse locale.

In questo ambito di attività rientrano le iniziative promozionali realizzate  dai soggetti attuatori al fine di affermare l’immagine di qualità dei prodotti turistici locali. La priorità sarà data a progetti organici, che mirano ad un reale  incremento delle presenze turistiche, strutturali ed orientati ad azioni di ricerca della domanda turistica e coerenti con le linee strategiche del piano, presentate da più Comuni in accordo tra loro, che individuano un Comune capofila.

Uffici Relazioni con il Pubblico

Nell’ambito delle attività di informazioni rilasciate dai Comuni attraverso gli URP  si puòcollocare anche uno Sportello S.O.S. rivolto ai turisti in visita che abbiano segnalazioni o contestazioni, oltre naturalmente a fornire informazioni sui loro diritti di turisti; ma l’attività dello “Sportello Salvavacanze” è rivolta anche ai cittadini che abbiano riscontrato problemi nelle località prescelte per la loro villeggiatura e che abbiano necessità di consulenza e assistenza.

I Comuni devono sviluppare,quindi, un servizio che svolge funzioni di accoglienza ed informazione su ogni aspetto che possa agevolare e orientare il cammino e la permanenza del turista nel territorio comunale. Più concretamente, attraverso personale esperto e qualificato, l’Ufficio URP-IAT potrà svolgere le seguenti attività:

Fornire informazioni relative a:

  • tariffe , servizi alberghieri ed extralberghieri, campeggi, aziende agrituristiche, rifugi, ;
  • orari di apertura di chiese, musei, pinacoteche, mostre;
  • indirizzi, numeri telefonici di strutture ricreative e del tempo libero; risorse storiche, ambientali paesaggistiche, enogastronomiche e culturali dell’offerta turistica locale.

Pubblicizzare gli avvenimenti locali, festival, stagioni teatrali, concerti, mostre, eventi celebrativi, rassegne antiquarie, saloni e fiere, mercatini, manifestazioni sportive ecc.;

Diffondereinformazioni specifiche sui mezzi di trasporto pubblici con indicazioni di percorsi, orari, itinerari;

Distribuire materiale informativo promozionale (guide, elenco alberghi, cartine, brochure con notizie di carattere storico-artistico-culturale, itinerari artistici tematici, punti d’interesse enogastrononico, ecc.);

Promuoverel’immagine del territorio con particolare riferimento alle attività e risorse di carattere storico, culturale, economico e sociale, fornendo materiali informativi specifici;

Raccogliere idee, proposte ed esigenze dei turisti in visita al territorio.

Dunque i Comuni sono chiamati a svolgere una funzione più capillare e diretta per favorire lo sviluppo del turismo. Tuttavia, nonostante la normativa abbia attribuito ai Comuni nuove competenze e funzioni appare evidente che bisognerà prevedere che i Comuni – chiamati a soddisfare  la domanda di beni e servizi del turista – dispongono di più adeguate risorse, sia economiche che professionali, per assolvere ai loro compiti. Solo così il Comune potrà collocarsi al centro della politica turistica regionale in quanto essenziale cellula di base e centro motore propulsore dello sviluppo e della promozione del turismo attraverso i suoi programmi, la sua incidenza a tutto campo sull’organizzazione del territorio e sulla prestazione dei servizi plurimi a beneficio del consumatore turistico e la sua capacità di rendere un’offerta idonea  a valorizzare le sue peculiarità storiche, ambientali, culturali e la specifica identità della comunità locale. Il Comune, dunque, è diventato un soggetto strategico, come nuovo livello istituzionale di governo del turismo.

La legge di riforma del turismo consente ilpassaggio ad un sistema istituzionale che valorizzi il localismo turistico, ovvero le autonomie locali. E tra le novità più rilevanti – come abbiamo avuto modo di sottolineare –spicca l’istituzione dei Sistemi turistici locali promossi da soggetti pubblici o privati che dovranno attuare interventi infrastrutturali, sostenere l’innovazione tecnologica, promuovere il marketing e sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche.

Di Roberto Mari – Capo Ufficio stampa del Comune di Formia

< Gli Articoli di Azienda Turismo