Il prezzo e altre variabili da considerare nella scelta di un corso o di un master

In Italia si possono individuare essenzialmente tre fasce di prezzo per le attività formative specialistiche – in particolare master – per il turismo e per il settore alberghiero: una fascia media, con il maggior numero di master, che non supera i 4.500 euro, una fascia medio-alta che si attesta intorno ai 7.000 euro, una fascia alta che supera i 10.000 euro e può toccare i 15.000 euro. In quest’ultima fascia ricadono i master certificati Asfor e Wto (Organizzazione Mondiale del Turismo).

Non sempre il prezzo è garanzia di qualita’ della formazione erogata. E neppure il prezzo molto alto è sinonimo di garanzia. Il prezzo da pagare, in alcuni casi, è semplicemente dettato dal valore di mercato, cioè da un raffronto con corsi della stessa durata realizzati in altri settori, dai costi organizzativi, dalla fama dell’organizzatore o delle sedi in cui si svolgono, dagli investimenti pubblicitari sostenuti, dalle certificazioni e accreditamenti posseduti, ma non sempre sono legati ai contenuti qualitativi che poi è l’unica cosa che veramente interessa chi vi deve partecipare. E’ opportuno dunque mettere in relazione il costo all’insieme di variabili nei punti precedentemente descritti in questa Guida.

Abitualmente tutte le tipologie di master prevedono Borse di Studio, a copertura parziale o totale della quota di iscrizione, riconosciute in base a programmi specifici stabiliti dall’ente formativo. In quelli universitari appena il 58% dei master ne è provvisto. Molto spesso però le università o gli enti formativi pubblici beneficiano di finanziamenti e contributi che consentono di abbattere per tutti i candidati le quote di iscrizione.

Altro parametro di valutazione è sicuramente la durata del corso, anche se in alcuni casi percorsi con orari di lavoro concentrati ed una distribuzione delle giornate di impegno più breve possono ugualmente assicurare il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

Un breve cenno infine alle modalità di selezione e alla composizione delle aule. Rispetto quest’ultimo punto è preferibile partecipare ad attività formative che abbiano il numero chiuso, non superiore ai 35 allievi pena la qualità dell’erogazione e dell’interazione con i formatori e la stessa aula.
La selezioni infine non devono mirare necessariamente ad avere il numero massimo di partecipanti, piuttosto devono essere effettivamente selettive per individuare candidati motivati e rispondenti agli obiettivi e alle modalità di lavoro e di apprendimento che il corso si pone.

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