Arte e Tesori nelle Chiese d’Italia

Il patrimonio culturale ed artistico legato alla fede cristiana, per la sua diffusione su tutto il territorio italiano, costituisce un reticolo fortemente integrato con valenze complesse e di valore insostituibile per la memoria storica dell’intera civiltà che si richiama alla religione cristiana.

In Italia esistono circa 95.000 chiese, 1.500 complessi monastici, 380 musei (di cui 140 parrocchiali, 85 diocesani, 100 di Istituti Religiosi e 55 di altri enti); secondo alcune stime, tali beni rappresentano  l’80% dell’intero patrimonio culturale italiano testimoniando l’eccezionale rilevanza artistica e storica  delle dotazioni ecclesiastiche.

Una pubblicazione sulle chiese d’Italia, soprattutto finalizzato al “pellegrino con motivazioni culturali” e al “turista con motivazioni religiose” è quindi un intermediario dell’interculturalità, perché le esigenze culturali e religiose di un turista asiatico che è entrato raramente in contatto con il cattolicesimo sono ben diverse da quelle di un europeo, per il quale la cultura cristiana è una parte fondamentale della sua “costruzione” psicologica e sociale.

Ma il patrimonio artistico italiano consente qualcosa in più di un itinerario tra i luoghi della fede cristiana: è anche una discesa nel tempo e nella storia. Dopo il 408 d.C., infatti, con gli editti di Valentiniano III  e di Teodosio, tutti i templi pagani passarono al demanio dell’Impero permettendo di trasformare i luoghi di culto preesistenti ed evitandone la fanatica distruzione.

Partendo da tali premesse, il volume “Arte e tesori nelle Chiese d’Italia”,  curato da Vincenzo Mario Patanè, in preparazione presso la Casa editrice PVM di Roma, fa conoscere la storia millenaria di un’arte sacra che ha un valore comunicativo di carattere universale. L’opera avrà carattere divulgativo, unendo al rigore culturale dei testi, la bellezza delle immagini appositamente selezionate e presentando – regione per regione – le città e i paesi che ospitano le chiese e i tesori artistici in essi custoditi.

Inoltre, saranno tracciati i percorsi topografici che faciliteranno il raggiungimento delle opere più significative, con l’evidenziazione dei percorsi senza barriere per i portatori di handicap.

di Giuseppe De Pietro

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