Una Banca Dati per Supportare lo Sviluppo Turistico e la Valutazione del Territorio

Le metodologie più avanzate di promozione dello sviluppo economico locale e regionale tendono a mettere in evidenza le enormi potenzialità che derivano dalla valorizzazione integrata delle risorse del territorio , e cioè del complesso delle attività e dei servizi che stanno “dietro” un prodotto e che ne determinano la catena del valore. Ciò è ancora più vero per l’offerta turistica che rappresentata  da un insieme di beni materiali ed immateriali, di forniture e di comunicazione che fanno parte della variegata filiera dell’accoglienza.

Le scelte prioritarie che sorreggono una pratica di sviluppo territoriale, quindi, devono essere assunte in base alla ricerca delle condizioni più appropriate per la valorizzazione dell’intero territorio.

Ma se il ritardo delle aree meridionali ha radici nella storia di questa  parte della penisola “troppo lunga e troppo stretta”, il suo marcato declino turistico ha motivazioni più recenti. Infatti, se l’Italia perde progressivamente quote di mercato a livello mondiale, le regioni meridionali subiscono ancora di più la concorrenza delle nuove destinazioni che possono offrire, oltre al binomio  sole-mare, una natura suggestiva e talvolta un patrimonio culturale insolito e affascinante. La debolezza della lira, infatti, ed altre favorevoli cause di natura congiunturale non possono contrastare una tendenza che può essere modificata solo operando sulle condizioni strutturali con una logica che “tenga insieme” imprese,  ambienti e territorio, servizi  privati, servizi pubblici e reti di comunicazione.

Il rilancio dell’offerta turistica meridionale, quindi, non può limitarsi al semplice adeguamento delle strutture ricettive, pur bisognevoli di attente cure, ma deve essere basato principalmente sulla valorizzazione integrale delle risorse territoriali e delle sue potenzialità, per buona parte ancora inespresse.

In sostanza, la perdita di competitività del turismo meridionale sui mercati della domanda interna ed internazionale deve essere affrontata su tre varianti:

  • migliore conoscenza delle caratteristiche dell’offerta turistico-territoriale:
  • valorizzazione qualitativa del “prodotto” per un diverso posizionamento , anche all’interno del bacino mediterraneo;
  • presenza più dinamica ed efficace dell’offerta turistica nella rete distributiva.

A queste esigenze, il progetto I.T.S. (Infoturismo System), si propone di dare una risposta attraverso la realizzazione di una Banca dati collegata on linecon una rete di postazioni periferiche che,, attraverso una gestione dinamica di informazioni, sia di tipo alfanumerico che cartografiche, potrà rappresentare in maniera completa e costantemente aggiornata la realtà e soprattutto i fattori di produzione e le condizioni di accesso e di funzione dell’offerta turistica del mezzogiorno

Il progetto affidato  all’I.P.I. del Ministero dell’Industria e cofinanziato dalla U.E., prevede infatti che la Banca Dati sia finalizzata particolarmente alla elaborazione e alla restituzione di informazioni che descrivono il prodotto turistico inteso  sia come “insieme di beni e servizi direttamente destinati alle forniture turistiche”(con tutti i dati relativi ai soggetti imprenditoriali), sia come “risorse territoriali e storico/artistiche”, (con specifico riferimento ai servizi civili e di accoglienza, al sistema dei collegamenti, al patrimonio culturale ed ambientale alle gate-wais).

Tutte le informazione, inoltre, sono georeferenziate  su un supporto cartografico vettoriale, in grado cioè di elaborare rappresentazioni  puntuali dei dati contenuti nei diversi archivi, in modo da poter interrogare  il sistema per delimitare ed analizzare le aree omogenee, valutare la connessione tra le polarità attrattive, conoscere i punti di forza e di debolezza del territorio. Così la conoscenza della struttura dell’offerta, consentirà di mettere a disposizione dei soggetti pubblici e privati (Regioni, Enti Locali e sub-regionali, imprese ed operatori privati)  tutto quanto necessario per meglio coordinare, programmare e gestire lo sviluppo del turismo e delle attività produttive o di servizio del “sistema di accoglienza” meridionale.

E’ la prima volta che una rete informativa turistica si pone l’obiettivo  di andare al di là della semplice rappresentazione delle strutture ricettive o di servizio  (da restituire, peraltro, in forma di elenchi) o di realizzare un sistema di C.R.S.

Con la sola Banca Dati  Infoturismo-System non si guarda solo alle attività che forniscono direttamente beni e servizi turistici, ma si assume il contesto territoriale come sedime per interventi mirati alla valorizzazione delle risorse, all’innovazione del prodotto, allo sviluppo integrato.

E’ un progetto che riguarda solo il Sud, ovviamente, perché l’area territoriale coperta dal Sistema coincide con le Otto Regioni dell’Obiettivo 1 della U.E.: Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, ma non è detto che in futuro si possa prevedere una estensione ad altre aree della penisola se le Regioni interessate – e soprattutto le organizzazioni imprenditoriali – vi si collegheranno con analoghi progetti, potendone agevolmente utilizzare l’impianto e l’architettura software già definita.

Dal 1996, comunque, in tutte le Regioni meridionali sarà operativa – presso la sede delle Delegazioni  IPI e delle strutture regionali del TUIRMED –una rete di “Centri di assistenza e di informazione “ con una postazione periferica del Sistema ITS a disposizione degli operatori pubblici e privati.

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