Il convegno all’Istituto S. Michele ha rappresentato anche l’occasione per presentare il progetto di un Sistema Informativo territoriale del Paesaggio e del turismo montano che è nato anch’esso dalla collaborazione delle Direzioni Generali del Turismo e dei Beni Culturali. Interessate ad analizzare le relazioni tra gli aspetti paesaggistico-culturali della montagna e le frequenze turistiche, le due Direzioni hanno avviato la realizzazione di un sistema informatico georeferenziato di tutte le emergenze culturali e gli episodi di rarità ambientale presenti nei territori montani. Curato dall’architetto Giovanni Biallo – esperto di sistemi informativi territoriali e direttore della rivista Mondo GIS – il progetto consente di incrociare i dati con altri sistemi informativi geografici e di rendere in output una cartografia realizzata in modalità vettoriale, particolarmente adatta, quindi a supportare la realizzazione di piani di intervento e azioni tese a promuovere il turismo sostenibile oltre alla tutela delle risorse paesaggistiche e culturali presenti nelle aree di montagna.
La base dati del sistema informativo contiene moltissime informazioni geografiche-descrittive, compresa l’idrografia completa dei corsi d’acqua, indicazioni orografiche, le linee di costa e le curve di livello, le zone umide, i boschi e le foreste, i parchi e le riserve, oltre ai dati georeferenziati di tutti i beni presenti sul territorio montano che sono stati vincolati per le loro caratteristiche ambientali e culturali.
Per realizzare questo strumento, la Direzione Generale per il turismo del Turismo delle Attività Produttive, attraverso un questionario inviato a tutte le Comunità Montane, ha raccolto informazioni su:
• ricettività e flussi turistici
• trasporti e collegamenti
• strutture di informazioni turistiche
• servizi di fruizione del territorio
• risorse produttive
• eventi e manifestazioni
• enogastronomia e risorse turistiche
Sull’altro versante, la Direzione Generale per il Paesaggio ha realizzato un censimento presso le Sovraintendenze per individuare gli “ambiti di interesse culturale e paesaggistico” che corrispondono a porzioni di territorio collinare e/o montano ritenuti di particolare interesse ambientale, che si distinguono dal restante territorio per qualità e unitarietà dell’insieme rispetto ai caratteri idrogeologici, morfologici, naturalistico, archeologico, storico-culturale.
All’interno di ciascun ambito, i più importanti elementi di valore (cascate, fiumi, grotte, parchi, foreste, monumenti isolati, centri storici, ecc.) o di disvalore (impianti inquinanti, autostrade, ferrovie, elettrodotti, ecc.) vengono rilevati e associati ad una valutazione anche tenendo conto dello stato di degrado e degli eventuali interventi di recupero.
Gli ambiti di interesse paesaggistico, insieme con le informazioni censite dalla Direzione Generale del Turismo, sono stati inseriti in un database che consente di georeferenziare tutti gli elementi individuati e di essere costantemente aggiornato ed arricchito grazie alla tecnologia vettoriale con cui è stato realizzato.
I dati relativi alle attività turistiche e i dati di carattere ambientale/paesaggistico sono messi, quindi, in relazione attraverso le loro intersezioni geografiche. Con metodologie proprie degli strumenti GIS, è stato utilizzata, inoltre, la “relazione geografica”per ottenere una redistribuzione dei dati del turismo sugli Ambiti Paesaggistici. Ad esempio, di 10 alberghi individuati dal censimento turismo, quanti di questi sono di servizio all’area individuata da un certo Ambito Paesaggistico?
Per ottenere questi risultati, alle singole informazioni turistiche (alberghi, servizi, ecc.), georiferite sul territorio attraverso le località abitate, grazie ad una procedura informatica, è stato associato un indice di prossimità/pertinenza valutato sulla base della rispettiva fruibilità rispetto all’area dell’Ambito Paesaggistico.
Si è sperimentato anche la relazione attraverso la connessione espressa in termini di distanza stradale fra l’ambito ed i servizi turistici. In questo caso si ha la possibilità di valutare l’accessibilità stradale degli elementi paesaggistico/culturali dai centri nei quali si concentrano i servizi turistici e nel contempo valutare lo stato di ciascun elemento visitabile.
Queste analisi permettono, oltre ad una visualizzazione oggettiva dei beni georeferenziati, anche un’ottima rappresentazione dell’Ambito e della Comunità Montana, sia dal punto di vista turistico/paesaggistico che da quello storico/culturale.
Inoltre, interrogare e collegare le varie tabelle permette una valutazione obiettiva per quanto riguarda l’aspetto turistico e l’ipotesi di una concreta possibilità nell’incrementare, migliorare le offerte per il turismo laddove viene notata una carenza di servizi relativi ad esso.
Il sistema è inoltre in grado di elaborare parametri specifici, pesando le diverse informazioni di base garantendo la possibilità di un confronto oggettivo fra i dati turistici e i dati paesaggistici, al fine di elaborare piani d’intervento che forniscano uno sviluppo sostenibile del turismo montano e programmi di marketing turistico-territoriale.