Programma Operativo “Sviluppo e Valorizzazione del Turismo Sostenibile”

Sulla griglia delle interrelazioni analizzate nella prima parte del dossier, si radica la proposta italiana, presentata alla Commissione dal Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 6.12.1994, consistente in una domanda di contribuito per un programma operativo, che rientra nell’Obiettivo 1, per il quale è stato chiesto un aiuto comunitario del FESR.

La Commissione aveva già adottato in data 29 luglio 1994 il QCS (Quadro Comunitario di Sostegno) per gli interventi  strutturali comunitari nelle regioni italiane interessate dall’Obiettivo 1 (Basilicata, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) per il periodo 1994-1999. E pertanto , considerato che il programma corrispondeva ai requisiti per la concessione del finanziamento FESR, in data 7 giugno 1995 ha approvato il Programma Operativo “Sviluppo e valorizzazione del Turismo sostenibile” nelle predette regioni per il periodo  6 dicembre 1994- 31 dicembre 1999, con una serie di misure poliennali relative all’asse prioritario 3 “Turismo” nel quadro comunitario di sostegno. Il contributo massimo FESR per il programma in questione è di 130 milioni di ECU; suddivisi in quote di bilancio annuali (la prima + di 22.202 milioni di ECU); le modalità di concessione del contributo, compresa la partecipazione finanziaria del FESR relativa ai vari sottoprogrammi e misure che fanno parte del programma stesso, sono precisate nel piano di finanziamento.

Va precisato che l’aiuto comunitario destinato all’Italia riguarda le spese connesse alle operazioni previste dal programma – meglio specificate più avanti – che saranno state oggetto  di disposizioni nazionali e multiregionali giuridicamente vincolanti o per le quali le necessarie risorse finanziarie  saranno state specificatamente impegnate al più tardi il 31 dicembre 1999.Infine il programma operativo dovrà essere realizzato conformemente alle disposizioni del diritto comunitario di cui agli art.6. 30. 48, 52 e 59 del Trattato CE ed alle Direttive comunitarie relative al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti.

Vediamo ora, nel dettaglio operativo , in cosa consiste l’inserimento dello sviluppo turistico delle regioni dell’obiettivo 1 nei programmi di strategia dell’Unione Europe : riorganizzazione e valorizzazione delle risorse turistiche e potenziamento del patrimonio turistico in senso lato, in termini comunitari, va letto come “asse multiregionale turismo”

Il piano prevede due precisi momenti di realizzazione. Un primo momento riguarda una serie di interventi intersettoriali in  direzione dell’ambiente, dei beni culturali, delle infrastrutture riferite all’accoglienza portuale da diporto, una vera e propria intersecazione tra turismo ed altri importanti settori che investono e condizionano, nel bene o nel male, il turismo. Il secondo momento prevede una serie di interventi rivolti a sostenere l’imprenditoria turistica nel Mezzogiorno ed a migliorare l’offerta turistica, adeguandola il più possibile alle richieste del mercato.

Sia per il primo che per il secondo momento, la ripartizione dei finanziamenti sarà attuata tra fondi comunitari, finanziamenti pubblici nazionali e la partecipazione di partners privati che vi concorreranno in misura adeguata alle iniziative intraprese. Le diverse forme di intervento concorrono, quindi, nel loro insieme, al conseguimento degli obiettivi specifici, integrandosi a vicenda, dato che il Programma Operativo è stato concepito come un insieme coordinato di misure i cui effetti fungono da moltiplicatorein rapporto reciproco causa/effetto.

L’amministrazione italiana titolare del Piano Operativo e dell’attuazione tecnica delle misure che compongono è il Dipartimento del Turismo della Presidenza del  Consiglio dei Ministri.

Sarà compito del Dipartimento del Turismo:

  • attivare le procedure di consultazione previste nelle misure , in attuazione del partenariato;
  • elaborare le proposte di accordo e/o intesa di programma, assicurare la diffusione delle informazioni sul P.O. nel rispetto degli obblighi di trasparenza e pubblicità e nel rispetto del principio di sussidiarietà delle competenze primarie delle Regioni, che porterà – in fase di programmazione ed attuazione degli specifici interventi – alla ricerca dell’integrazione con le iniziative perseguite a livello regionale;
  • stipulare le convenzioni e tenere i rapporti con i soggetti beneficiari, assicurare il rispetto della normativa vigente, sia nazionale che comunitaria, nelle procedure di selezione dei progetti beneficiari e finali e degli altri adempimenti richiesti dalla presenza di cofinanziamento europeo:;
  • garantire l’efficacia dei circuiti finanziari ai soggetti degli interventi cofinanziati;
  • coordinare le attività di monitoraggio, valutazione, controllo e verifica mediante la costituzione di una Segreteria tecnica del Comitato di Sorveglianza.

Obiettivi specifici del Programma Operativo “Adeguamento delle prestazioni del sistema turistico”.

  • Destagionalizzazione

Le presenze turistiche in Italia, registrate a luglio ed agosto, sono pari al 41% , del movimento complessivo, a fronte di una media europea del 33,6%. Nell’area mediterranea si realizza un allungamento della stagione turistica ed una migliore diversificazione dei motivi di soggiorno (Grecia 37,2%, Spagna 29,3%, Portogallo 34,4%). La valorizzazione delle risorse del sistema turistico, in primo luogo  quelle culturali ed ambientali, sarà in grado di indurre una differente stagionalità di soggiorno.

  • Incremento delle quote di mercato

Nel corso degli anni ’80 – all’interno di una quota CEE che si è stabilizzata al 31% per la contemporanea crescita di nuovi mercati – si è registrato uno spostamento verso destinazioni turistiche diverse dall’Italia (+ 7,2%) che hanno realizzato tassi di crescita dei flussi internazionali superiori (Grecia +22%, Portogallo +76,5%, Spagna +28,6%) L’incremento delle quote di mercato, con particolare riferimento a quello internazionale, deve quindi far riferimento ai margini di competitività rispetto ai paesi concorrenti dell’area mediterranea.

  • Utilizzazione efficiente delle risorse turistiche

Rientra in questo obiettivo la riorganizzazione dell’offerta e del sistema delle imprese turistiche al fine di migliorare il rapporto prezzo-qualità e di adeguare le opportunità di soggiorno turistico della domanda, soprattutto di provenienza internazionale, mediante lo sviluppo di modalità di fruizione turistica “sostenibile” , legate cioè alla valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali. Le misure che compongono il sottoprogramma di riferimento riguardano la costituzione di Centri per servizi di informazione, accoglienza ed educazione ambientale in aree protette.Rientrano in queste misure,sia la valorizzazione di specifici segmenti del patrimonio culturale del Mezzogiorno, mediante la fruizione turistica estesa ad ampie porzioni del territorio  in forma di itinerario (itinerari turistico-culturali), sia la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali delle isole minori.  Infine, di  grande efficacia risulterà la valorizzazione dei Servizi per il turismo culturale attraverso il potenziamento dei servizi infrastrutturali e collaterali a favore dell’utenza degli Istituti di antichità e d’arte , dei beni archeologici, architettonici, storico-artistici diffusi sul territorio, con iniziative miranti alla loro piena fruibilità.

  • Potenziamento della capacità imprenditoriale

L’obiettivo è quello di organizzare una rete integrata di servizi che migliori le capacità imprenditoriali e le prestazioni offerte dalle aziende turistiche, con particolare riferimento alle Piccole e Media Imprese. Finora la competitività  del settore turistico italiano – e del Mezzogiorno in particolare rispetto a quella dei paesi concorrenti – è stata affidata più alle dinamiche favorevoli derivanti dagli andamenti dei tassi di cambio e alla rendita di posizione italiana determinata dalla presenza di risorse turistiche uniche nel panorama internazionale. Oggi, l’obiettivo gap della crescita dei prezzi vede l’Italia sfavorita e quindi la manovra del tasso di cambio avrà sempre minori effetti positivi rispetto alle aspettative. Le misure che compongono il sottoprogramma di riferimento riguardano la creazione di Presidi di assistenza e consulenza alle impreseche si porranno come interfaccia tra la gestione del territorio e le aziende turistiche, tra le imprese e l’utenza, coinvolgendo  professionalità operanti in settori diversificati ed avvalendosi delle associazioni di categoria e degli Enti di promozione turistica. L’insieme delle misure si pone quale obiettivo  primario la creazione di nuove opportunità di lavoro connesse all’attivazione e gestione tecnologica dei servizi turistici in particolare quelli innovativi.

  • Adeguamento dei servizi ai consumatori

Alle attese dei turisti va assicurato un elevato livello di protezione, anche in attuazione di quanto indicato in recenti documenti comunitari sulla tutela del consumatore. Le misure che compongono il sottoprogramma di riferimento riguardano il miglioramento della qualità dei servizi offerti all’utenza per aumentare il grado di soddisfazione dei turisti nei confronti del sistema produttivo di settore, che sarà attuato attraverso la creazione di Presidi di accoglienza, informazione e sicurezza per i turisti.Questi  presidi si porranno come interfaccia tra l’utenza ed il territorio, tra l’utenza e le imprese turistiche, La misura prevede  quindi la realizzazione ed il potenziamento dei centri di assistenza  all’utenza per offrire i servizi necessari ad orientare il soggiorno, mediante azioni di pubblicità, sensibilizzazione, assistenza tecnica, monitoraggio e valutazione. L’insieme delle misure si pone quale scopo primario la creazione di nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani, connesse alle attività di gestione dei servizi turistici, di accoglienza  e di informazione ai visitatori, nonché la valorizzazione delle risorse umane (rafforzamento dell’istruzione professionale iniziale e continua, mantenimento ed allargamento della base occupazionale).

  • Riorganizzazione dell’offerta

L’obiettivo specifico, oltre quello strutturale, consiste in misure idonee ad assicurare l’utilizzazione efficiente  delle risorse turistiche disponibili, nel rispetto dell’obiettivo di salvaguardia e tutela delle risorse non rinnovabili o non riproducibili . Il processo di riqualificazione dell’offerta turistica nelle Regioni del Mezzogiorno è strettamente dipendente anche dalla presenza  di addetti in possesso di idonea ed adeguata capacità professionale. Per quanto riguarda l’offerta turistico-ricettiva, le misure che compongono il sottoprogramma di riferimento riguardano l’incremento di nuove  strutture ricettive, quali alberghi, ostelli e campeggi che possono determinare un tipo di impatto legato alle forme di urbanizzazione sostenibile, dato che il paesaggio meridionale deve recuperare la memoria storica dei propri luoghi e delle relazioni spaziali, soprattutto lungo i territori storici compromesso dalle infrastrutture e dagli insediamenti costieri. L’insieme delle misure comprende anche la creazione di aree  di sosta in zone protette e la ristrutturazione degli approdi a favore di diporto.

  • Innalzamento del livello qualitativo delle prestazioni

L’offerta e la gestione di servizi turistici all’interno delle aree protette richiede la conoscenza di nozioni e di tecniche che contemperino l’esigenza di tutela e la conservazione delle risorse del territorio. Le misure che compongono il sottoprogramma di riferimento riguardano la predisposizione e la promozione di un piano di riqualificazione professionale continua, riferito sia alle tradizionali figure professionali che ai profili professionali emergenti in relazione alle esigenze derivanti dai programmo delle aree protette. Il fabbisogno di personale specializzato è stimato nell’ordine di 5.000 unità, soprattutto nel campo delle guide turistiche,  In collaborazione con il Ministero del Lavoro e con le Regioni, saranno  concordate iniziative formative mediante il supporto tecnico-scientifico di centri di formazione particolarmente qualificati, quali l’Università e Centri studi, con i quali si potranno anche stipulare apposite convenzioni.

 

Come evidenziato   dal contenuto “finestre” a corredo, il partenariato è una costante per tutte le procedure di programmazione, gestione, sorveglianza e valutazione degli interventi strutturali previsti dal Programma Operativo.

In considerazione della complessità e varietà delle forze economiche e sociali nonché degli attori istituzionali coinvolti nel sistema turistico, saranno previste consultazioni con le parti interessate da tenersi sia a livello centrale (coordinamento orizzontale), sia con le parti economiche e sociali.

Le consultazioni dovranno assicurare , da u n lato, la condivisione degli obbiettivi e degli strumenti individuati dalle singole misure e, dall’altro, garantire la fattibilità e attuabilità delle misure stesse.

Per quanto riguarda in particolare, l’assunzione di responsabilità nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali, verranno fatte salve le prerogative delle Regioni secondo il dettato costituzionale ed il ruolo di indirizzo e coordinamento affidato al Dipartimento del Turismo.

Nella fase di programmazione, il partenariato sarà assicurato dall’utilizzo degli strumenti giuridici previsti dalla normativa vigente con particolare riferimento alla Legge 142 dell’8/6/1990, alle Legge n.241 del7/8/1990 e al D.L. dell’8 febbraio 1995. Tre sono gli aspetti principali che il partenariato presenta:

  • gli accordi con le amministrazioni centrali da coinvolgere nella predisposizione ed attuazione di alcune forme previste, da realizzarsi preferibilmente nella forma dell’intesa di programma, al cui interno indicare ruoli, responsabilità e competenze di ciascuno, fermo restando il ruolo del Dipartimento del Turismo come oggetto responsabile del P.O. e “garante” nei confronti della UE dell’applicazione dell’insieme di regolamenti, direttive e criteri, il cui campo di interesse influenza l’attuazione dei P.O.
  • l’intervento delle Regioni e degli Enti locali, la cui presenza si giustifica per due motivi: tali amministrazioni pubbliche costituiscono soggetti responsabili della programmazione territoriale, con i quali occorre verificare le priorità alla luce degli interventi previsti da ciascuna di essi, in via ordinaria o sui propri programmi comunitari. Il coinvolgimento avverrà mediante una verifica congiunta delle iniziative che si intendono privilegiare tra quelle proposte,  in relazione alla priorità delle Regini
  • il coinvolgimento delle parti sociali ed economiche che verrà ricercato al fine di massimizzare le ricadute positive attese dalla realizzazione del  O. , per consentire ad esse di svolgere un ruolo positivo in fase progettuale nei confronti delle amministrazioni pubbliche locali. L’azione verrà svolta mediante attività pubblicitaria, di informazione e di sensibilizzazione, sia di carattere generale che con azioni mirate verso le categorie specificamente interessate a particolari misure.
  • Ai fini dell’organizzazione amministrativa del P.O., presso la sede del Dipartimento del Turismo è composto il Comitato di sorveglianza del Programma Operativo composto da rappresentanti dello Stato membro e della Commissione U.E.I lavori del Comitato saranno supportati da una segreteria tecnica assicurata da funzionari del Dipartimento che avrà il compito di preparare i documenti delle relazioni, gli ordini del giorno e i verbali delle riunioni del Comitato.
  • Presso il Dipartimento, inoltre, è in via di costituzione una Commissione tecnica con l’incarico di curare le procedure di valutazione ed approvazione dei progetti già selezionati e trasmessi a cura delle Regioni o altri Enti pubblici, di convocare la Conferenza di servizi, di convocare le riunioni del Comitato di sorveglianza, di dare attuazione alle decisioni del Comitato stesso, di provvedere alla gestione degli aspetti finanziari e di assicurare il controllo dei risultati ottenuti nelle singole fasi di avanzamento dei progetti.
  • La Commissione tecnica, per assicurare flessibilità all’attuazione del P.O. , provvederà  a selezionare –su ciascuna misura – pacchetti progettuali di ammontare finanziario superiore alle disponibilità stanziate , in modo da consentire riprogrammazioni della spesa in caso di eventuali revoche dei finanziamenti  a progetti che non dovessero rispettare i termini di esecuzione e le altre modalità di attuazione stabilite con i soggetti attuatori degli interventi. Di conseguenza, nelle convenzioni che verranno stipulate tra il Dipartimento del Turismo ed i soggetti attuatori, dovranno essere precisati i termini di esecuzione dei progetti ed i casi di eventuale revoca dei finanziamenti.
  • Va infine precisato che gli interventi cofinanziati previsti nel P.O. verranno attuati nel rispetto della normativa comunitaria di appalti di opere e di forniture di servizi e il rispetto della normativa specifica sarà assicurato dal Dipartimento del Turismo e costituirà uno degli obblighi del soggetto beneficiari,  sancito nella convenzione da stipularsi per l’attuazione degli interventi.

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