Perché il viaggio agisce come una forza che muta il corso della storia?
Come può una semplice transizione spaziale influenzare gli individui, plasmare i gruppi sociali e modificare profondamente quelle strutture di significato che chiamiamo cultura?
Leed studia le alterazioni dell’identità personale e della civiltà indotte dal viaggio – il viaggio reale, ma anche quello metaforico che ci porta a chiamare “trapasso” la morte e “cammino” la vita -, cogliendo nell’esperienza della mobilità territoriale un modello di trasformazione culturale, temporale, psicologica.
Tuttavia, dai tempi delle perigliose prove di Gilgamesh e Ulisse al fidente “tutto compreso” del turismo di massa, il significato simbolico del viaggio è mutato radicalmente.
Se nell’Antichità e nel Medioevo attraverso pericoli e cimenti si attingeva una purificazione interiore, con i grandi viaggi scientifici in epoca moderna viaggiare diventa fonte di libertà e di svelamento dell’io. Infine, nella società industriale, transitare da un luogo all’altro permette all’uomo di riconoscersi un’appartenenza nazionale e insieme un’identità personale.
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