Bandi di concorso UE
Il 1992 ha senz’altro rappresentato una svolta importante per il turismo europeo.
Prima di tale data, infatti, questo settore che in Europa coinvolge milioni di cittadini sia nella veste di fruitori che in quella di prestatori di servizi volti a soddisfare una molteplicità di bisogni, poteva avvalersi solo di un sostegno finanziario da parte della Comunità Europea che tendeva a promuovere lo sviluppo equilibrato delle sue molteplici componenti, considerandolo soprattutto come un fenomeno diffuso e trasversale, tale da condizionare e a sua volta essere condizionato da settori e da fattori differenti.
Con il “Piano di azione comunitario in favore del turismo”, del 1992 (Decisione del Consiglio del 13 luglio 1992) questo approccio orizzontale non viene sconfessato, ma contestualmente si afferma l’importanza e gli effetti positivi che possono scaturire da un’azione diretta della Comunità Europea nel favorire e promuovere una “impostazione comune” dei problemi a medio e lungo termine che il turismo europeo si trova ad affrontare.
Il suddetto piano, stabilito per una durata di tre anni – e la cui attuazione è stata affidata alla Commissione – è stato messo in opera a partire dal gennaio del 1993.
Per il primo anno l ‘interesse della Comunità si è concentrato in azioni specifiche che, affermando il carattere complementare del piano rispetto ad altri interventi della Comunità e degli Stati membri, si proponevano di migliorare l’informazione dei turisti e degli operatori economici tramite la realizzazione di pubblicazioni rivolte agli utenti e lo sviluppo di statistiche “armonizzate” per migliorare la conoscenza del turismo nelle sue componenti e nella sua evoluzione.
Altre azioni si sono concretizzate in un sostegno ad iniziative di cooperazione transnazionale, soprattutto in campo culturale, attraverso iniziative rivolte alla formazione dei quadri e dirigenti del turismo in Europa Centrale ed Orientale.
In sede di attuazione del piano, merita di essere citata anche la istituzione di un premio europeo “Tourisme et Environnement” finalizzato a rendere più sensibile l’insieme del settore alle problematiche ambientali.
Ma ora i bandi di gara e gli inviti alla presentazione di proposte che la Commissione, per il 1994 ha rivolto ad organizzazioni opportunamente qualificate, evidenziando il più ampio ventaglio di aspetti del turismo che la Commissione intende promuovere e privilegiare.
E’ così le varie azioni previste, oltre ad insistere sul turismo culturale, riguardano studi che vanno dallo “yield management nelle piccole e medie imprese dell’industria turistica”, al turismo d’affari e congressuale” da una “ guida pratica per turisti” al “turismo giovanile”.
Infine, ma non per questo meno importante , l’invito alla presentazione di proposte nell’ambito dell’istruzione e della formazione turistica con cui la Commissione si prefigge sostenere progetti pilota transnazionali e transfrontalieri miranti ad aumentare la conoscenza delle possibilità occupazionali offerte dal turismo, oltre che a contribuire a migliorare la qualità dei servizi offerti.
L’importanza di questa iniziativa è evidente in quanto con essa si riconosce il ruolo ricoperto dal settore turistico per la creazione di nuove opportunità occupazionali e, come tale, destinato a diventare, sempre di più, oggetto di attenzione da parte degli organi comunitari.
di Antonella Airoldi