Ordinamento del Turismo in Giappone

Il Giappone è un mercato estremamente importante sia  nell’outgoing che nell’incoming. Il polo orientale è meta molto ambita degli italiani mentre il turista giapponese fa parte di un  eccellente serbatoio proiettato sempre più verso l’Europa e verso l’Italia come risulta dalle comunicazioni fornite dalla Delegazione ENIT di Tokyo – (un vivo ringraziamento al suo Direttore per la cortese collaborazione):

  1. Turismo verso l’Italia(pernottamenti)
1987 984.000
1988 1.143.000
1989 1.482.000
1990 1.625.000
1991 1.364.000

Per il futuro ci si può attendere aumento forse superiore alla già notevole media di incremento del 26%.

Il mercato turistico risulta, infatti, in crescita costante:  i flussi sono armonicamente distribuiti lungo l’intero arco dell’anno e sono collegati a particolari stagioni o periodi: al 76% sono controllati dalle agenzie di viaggio.

La tendenza all’ incremento è ancora più sorprendente ove si rifletta che il tempo libero dei lavoratori giapponesi è, mediamente, di soli quindici giorni all’anno. Evidentemente si è in presenza di un sistema con un’utenza di base molto ampia e con una organizzazione piuttosto valida.

Esaminiamo, dunque, l’ordinamento de l turismo in Giappone. Ne sono a capo il Dipartimento per il turismo, l’Ufficio per la politica dei trasporti ed il Ministero dei trasporti.

Il primo assetto risale al 1930 e faceva capo al Ministero per le ferrovie. Evidentemente il  Giappone ritiene preponderante, nel fenomeno-turismo,  il fattore spostamenti.

Ci fu una soppressione degli uffici durante la seconda guerra mondiale; la ripresa si ebbe nel 1946. Seguirono vari mutamenti del sistema di gestione sino a pervenire, nel 1984, a quello attuale.

I tre organi di vertice possono avvalersi del Consiglio per la politica turistica e della Conferenza interministeriale che riunisce le sedici Agenzie titolari di competenze che si intrecciano con quelle turistiche: ambiente, territorio, istruzione,  sanità, etc.

Ciò dimostrala serietà e la modernità dell’approccio al governo del turismo, materia intersettoriale per eccellenza.

Il Dipartimento per il turismo si articola in tre Divisioni:

  • Pianificazione: si occupa di affari internazionali, promozione, coordinamento e controllo delle organizzazioni turistiche, ricerche e studi, incentivi all’industria turistica, investimenti nel turismo da parte di stranieri:
  • Agenzie di viaggio: esercita il controllo delle agenzie nonché delle guide-interpreti;
  • Sviluppo: attende alla pianificazione turistica del tempo libero, alla programmazione delle prese del settore, agli ostelli per la gioventù, al controllo sugli impianti ricettivi, al miglioramento della qualità degli oggetti-ricordo, al controllo della pubblicità, agli incentivi, con particolare riguardo agli ostelli.

L’impostazione degli uffici ricorda molto l’attuale assetto del turismo italiano presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri  e, tuttavia, i tre uffici giapponesi si occupano di un ventaglio di misure in cui è minima la componente burocratica perché si proiettano decisamente in campo operativo, giungendo ad occuparsi di dettagli che, in Italia, sono lasciati al privato.

Il Consiglio del turismo, istituito nel 1963, ha il compito di fare da collegamento tra l’Amministrazione ed il mondo scientifico: si compone di ventisette esperti che investigano continuamente le problematiche  di settore  offrendo consulenza al Governo o esaminando temi particolari su richiesta di quest’ultimo.

La Conferenza interministeriale turistica consente di avere rapporti privilegiati (vedi  la Conferenza dei servizi in Italia) con tutte le Amministrazioni che si occupano di materie attinenti al turismo.

A livello periferico il turismo viene seguito dalle quarantasette Prefetture governative che hanno gli stessi compiti del Dipartimento su base locale.

Esistono, inoltre, nove Uffici distrettuali del Ministero dei trasporti nelle città-chiave del Paese che seguono, in particolare, il problema dei trasporti regionali.

Sono inoltre operative, a livello semiufficiale:

  1. Organizzazione nazionale turistica
  2. Associazione turismo giapponese
  3. Ufficio viaggi
  4. Associazione guide
  5. Fondazione nazionale turismo
  6. Associazione alberghiera
  7. Associazione alberghi Rypkan e molte altre che seguono tutti i settori e subsettori in cui  si articola la realtà turistica giapponese.

L’organizzazione nazionale turistica fu istituita nel 1959 e si occupa della promozione del turismo interno e dell’assistenza del turista giapponese all’estero nonché della qualificazione delle guide-interpreti. E’ retta da un Consiglio di ventotto membri e si articola in sei Dipartimenti  e sedici Uffici, situati nelle principali città di dodici nazioni.

Negli U.S.A. sono dislocati cinque Uffici mentre uno è operativo, rispettivamente, in  Canada,  Messico, Brasile, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Germania,Thailandia, Corea, Australia ed a Hong Kong.

L’Organizzazione dispone, infine, di tre centri di informazione per turisti stranieri che assistono anche attraverso due servizi telefonici specializzati.

L’Associazione turistica giapponese punta all’incremento del turismo indoor.

Il Fondo nazionale mira alla protezione delle risorse turistiche ed alla tutela del patrimonio storico, artistico, culturale ed ambientale.

L’Associazione Ryokan vuole migliorare gli standard di questa tipologia ricettiva (alberghi in stile giapponese), salvaguardandone la peculiarità.

Unione di intenti per uno scopo comune, attenzione alle vicende reali del turismo, anche se trattasi di piccole cose, sembrano le caratteristiche fondamentali di un sistema decisamente presente sul mercato e vicino agli operatori ed ai turisti.

In sintesi, l’ordinamento turistico giapponese segue bene il fenomeno che gestisce e sembra pronto ad adeguarsi ai suoi mutamenti.

di  A.S.

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