Opportunità imprenditoriali nell’area del turismo e del tempo libero

Dal seminario organizzato da BIC Lazio

Pubblicando gli interventi svolti nel corso del seminario sui “Fattori di attrattività dell’area romana”
organizzato da BIC Lazio e dalla Camera di Commercio di Roma alla fine di novembre del 2002, questo fascicolo di Azienda Turismo vuole aprire una riflessione – anche con note aggiuntive ed aggiornamenti – sulle opportunità di creazione d’impresa e di sviluppo del lavoro, a partire da due filiere economiche particolarmente importanti per Roma: cultura e turismo.

L’iniziativa del convegno, promossa da BIC Lazio e CCIAA,è una specifica apertura al tema della cultura legata all’imprenditorialità, ciò che sino a qualche anno fa veniva definito come “nuova imprenditorialità dei Beni Culturali”.
Sia dal punto di vista normativo, infatti – a cominciare con la legge Ronchey che stabiliva per la prima volta la possibilità di una collaborazione pubblico-privato prevedendo la realizzazione di servizi “aggiuntivi” private alle strutture museali, ed a seguire con, la legge 135/00, che prevede un riordino delle leggi sul turismo come sistemi turistici locali – che imprenditoriale, la gestione dei Beni Culturali è oggi a tutti gli effetti materia della cultura d’impersa, cui il BIC Lazio interviene e partecipa.

Di più, l’apertura del nuovo incubatore di Roma, nel riutilizzo dell’ex pastificio Pantanella, che sarà dedicato prevalentemente all’ICT oltre che alle imprese legate alla cultura e spettacolo, unisce ulteriormente il Bic alla città di Roma, promuovendone un’immagine di sviluppo e nel tempo stesso di legame con la tradizione industriale del territorio.
Turismo e cultura sono, evidentemente, ambiti strettamente interconnessi dal momento che le dimensioni del flusso turistico che interessa la Capitale sono alimentate e sostenute da una sempre più attenta e dinamica gestione del suo immenso patrimonio culturale e da una crescente capacità di alimentare la produzione culturale con iniziative ed eventi che ne massimizzano l’attrattività.
E’ peraltro evidente che la cultura rappresenta un tema fortemente connotato e condizionato dai contenuti legislativi la cui evoluzione in atto ruota attorno al problema delle competenze (Stato,Regioni,Enti locali) nonché della definizione dei possibili ambiti di operatività dei soggetti gestionali (pubblici,privati o misti).

Viceversa il turismo rappresenta un tema tipico di politica industriale e di possibile terreno di confronto fra molteplici categorie di attori, che deve trovare le sue sintesi in una logica di concertazione, indispensabile per assicurare la compatibilità degli obiettivi di sviluppo con le esigenze di tutela del patrimonio e dell’ambiente, secondo il principio di sostenibilità.
Bic Lazio ha sviluppato in questo senso una considerevole esperienza, cooperando in diversi contesti locali dalla progettazione ed attenzione di interventi mirati alla valorizzazione delle risorse
e vocazioni culturali e turistiche presenti nei territori. Dall’esperienza nell’area della Tuscia romana a partire dalla localizzazione dell’incubatore di imprese a Bracciano, fino ad altri interventi di sostegno alla programmazione integrata d’area e di attuazione di azioni di sviluppo imprenditoriale, come l’intervento in corso nel comprensorio dei Monti Lepini nel contesto di un intervento integrato di promozione turistica promosso con una legge regionale (LR. 40/99).

Queste esperienze hanno consentito di definire un vero e proprio “Modello Sperimentale di Intervento” che, a partire dall’analisi dei punti di forza e di debolezza, delle opportunità e delle minacce esistenti nei rispettivi territori, ha assunto come centrale la capacità di rafforzare i soggetti locali, condividendo con essi gli obiettivi di sviluppo e definendo su base locale una strategia coerente con obiettivi di sviluppo davvero perseguibili.
Lungi dal voler esaurire argomenti così complessi sul piano generale, abbiamo ritenuto utile offrire informazioni sulle più recenti vicende che hanno interessato l’area romana per aprire il dibattito, anche mediante il confronto con operatori provenienti da diverse esperienze in altri Paesi europei, sulle prospettive di crescita sugli impatti prevedibili di questa evoluzione qualitativa e quantitativa della domanda dei servizi turistici, culturali e di intrattenimento.

di Luigi Campitelli

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