Open Skies tra l’Europa e il Nord America

Il 30 marzo è partita la completa liberalizzazione dei voli tra l’Europa e gli USA che prevede la possibilità, per tutte le compagnie aeree, di partire non solo dagli aeroporti dei loro paesi di origine, ma da qualsiasi scalo europeo per atterrare negli scali americani. Ad esempio: Bristh Airways potrà operare un volo Roma-New York, Lufthansa un volo Parigi-Boston, Air France-KLM un volo Londra-Whashington D.C.

All’appuntamento dell’Open Skies si sono presentate molte compagnie aeree europee, non sono le maggiori: Iberia, Virgin Airlines, e l’irlandese Air Lingus, ad esempio, con programmi di sviluppo sulle rotte transoceaniche, per realizzare accordi commerciali e acquisire permessi di volo.

Tra le due coste dell’Atlantico vi è, già oggi, un mercato di 55 milioni di passeggeri all’anno che è destinato a crescere ancora poiché si prevede un incremento dell’8% di turisti nordamericani verso l’Europa, di qui al 2015, nonostante il dollaro debole rispetto all’euro e la crisi economica.

In Italia, vogliamo attirare ancora quei turisti americani che sono stati una componente tradizionale importantissima del nostro incoming e che vanno tenuti in considerazione soprattutto per la loro spesa media pro-capite che è più alta degli altri turisti, soprattutto per i servizi a terra e per lo shopping, attività da cui può derivare un’ulteriore crescita dell’occupazione nell’indotto turistico.