Gli studi e le ricerche effettuate per l’elaborazione del “Progetto di qualificazione, adeguamento e sviluppo del turismo”, hanno dimostrato che l’ambiente può rappresentare un prodotto turistico ad alta fattibilità, com’è stato verificato anche in seguito alle consultazioni con i soggetti interessati. Esiste cioè un mercato reale e non solo potenziale per la collocazione di un prodotto Ambiente Sardegna, che risulta ricco di straordinari valori paesaggistici, naturalistici ed ecologici, e che consentirebbe di estendere la stagione turistica, obiettivo fondamentale per il rilancio e lo sviluppo equilibrato del territorio. Occorre quindi puntare al superamento dei limiti strutturali del turismo sardo, oggi basato essenzialmente sulla monocultura marino-balneare; segmento sul quale la Sardegna può risultare – alla lunga – svantaggiata rispetto ad altre località più competitive.
Con la Borsa del Turismo Ambientale che si è svolta dal 27 al 29 maggio, la prima del genere in Sardegna, si è aperta una strada nuova nella costruzione di una strategia politica finalizzata al riposizionamento dell’isola nello scenario del turismo nazionale ed internazionale. In sostanza, si è inteso dare nuovi contenuti alla vacanza legata alla natura, segmentando l’offerta per valorizzare tutti i turismi che ad essa si possono ricondurre. L’obbiettivo è stato quello di rendere fruibile la natura a quell’ospite attento alla tutela della risorsa ambiente, capace di rispettarla per poterne disporre a lungo nel tempo e per trovare in essa – ogni volta – nuove suggestioni e nuovi appagamenti.
Inoltre, la scelta di Nuoro, come sede del work shop è stata determinata dal convincimento che questa città può realisticamente aspirare a diventare la capitale del turismo ambientale sardo: occorrerà intrecciare le scelte per nuovi insediamenti ricettivi e per la creazione di nuovi servizi al turista con le politiche di valorizzazione del territorio , stimolando una riqualificazione della ricettività che è oggi ancora inadeguata sul piano del servizio alla clientela.
Attraverso il turismo ambientale, le zone interne della Sardegna con la loro splendida “offerta” di una natura incontaminata, e di una rilevante dotazione di beni culturali, possono rappresentare una nuova e straordinaria fonte di ricchezza e di lavoro, un volano fondamentale per lo sviluppo dell’industria dell’ospitalità.
Escursionismo, trekking, free climbing, agriturismo, turismo equestre, speleologia, bird watching, diving, vela, windsurf, canoa: sono queste, dunque, le nuove offerte sui cui la Sardegna vuole puntare non solo per rivolgersi ad una nicchia di mercato, ma soprattutto per presentare un prodotto complesso che – come si comprende dall’intelligente campagna pubblicitaria , avviata recentemente dall’ESIT – vuole essere estremamente articolato.
Vogliamo augurare alla Sardegna “un mare di successi”