Per Beni Culturali si intende tutto ciò che è parte del patrimonio artistico, storico, ambientale, archeologico ed etnografico di una nazione, in quanto tale, la legislazione dei vari Stati ne prevede la tutela e la conservazione.
Costituiscono beni soggetti alla salvaguardia anche gli archivi, i libri, gli audiovisivi, gli insediamenti dentro e fuori le città, le aree geologiche, florifaunistiche, ecologiche, paleontologiche e archeologiche subacquee, di natura marina, lacustre e fluviale, quando essi rappresentano testimonianza di civiltà oppure se ne riconoscano le intrinseche qualità.
Costituiscono, sostanzialmente, quel corpus di beni che da secoli abbelliscono (monumenti, paesaggi) ed (opere dell’ingegno e dell’arte) il Paese, formandone il “capitale” culturale.
I Beni Culturali solitamente vengono distinti in “tangibili” ed “intangibili”.
I beni culturali tangibili sono i prodotti materiali dell’ingegno e dell’arte come: statue, quadri, monumenti, fontane, ma anche chiese, archi, edifici, composizioni urbane, in genere, opere architettoniche ed urbanistiche.
I beni culturali intangibili sono, invece i prodotti immateriali dell’ingegno, che interessano i campi della letteratura, del teatro, del cinema e delle arti spettacolari in genere.
La cultura contemporanea contribuisce ad ampliare il concetto di bene culturale tangibile, includendo strade e piazze di una città, così come gli elementi di arredo urbano e di decorazione
interna od esterna di un’architettura.