Nel corso della recente Assemblea Nazionale della Federalberghi è stata presentata una ricerca della CIRM secondo la quale – per il 1997 – si prevede una crescita complessiva dei flussi turistici stranieri verso l’Italia, nonostante il previsto calo della componente tedesca, che dovrebbe essere ampiamente compensato dall’incremento degli arrivi dagli USA e dal Giappone. Ma l’indagine del CIRM , condotta su un campione formato dai principali tour operator internazionali, ha fatto squillare anche un campanello d’allarme: solo il 45% degli intervistati ritiene che l’offerta alberghiera italiana equivalga alla sua definizione di qualità. <<Stiamo attenti – ha ammonito Nicola Piepoli, direttore del CIRM – perché gli albergatori italiani sono chiamati a combattere una dura battaglia proprio sul terreno degli standard qualitativi>>.
E’ giunto, quindi, il momento di metter mano a quegli interventi che possano elevare diffusamente le qualità dell’offerta alberghiera italiana, anche se le opere di riqualificazione richiedono mezzi che non sono alla portata di tutti gli operatori. Per questo motivo, quindi, è opportuno valutare tutte le possibilità di sostegno finanziario, non ultime quelle della BEI (Banca Europea degli Investimenti), che sembrano particolarmente interessanti.
Si tratta di finanziamenti ammortizzabili, nel medio periodo che possono essere ottenute sia da imprese di grandi dimensioni, sia da piccole e medie aziende ricettive, ma i prestiti, ovviamente, non possono riferirsi alla gestione corrente.
Gli interventi rientrano nelle cosiddette sovvenzioni globali, utilizzate dall’Istituto per il finanziamento delle Pmi. Queste sono destinate a sostenere interventi i cui costi non superano i 20 milioni di ECU; i singoli prestiti possono coprire al massimo la metà del costo di tali investimenti, ovvero 10 milioni di ECU; l’importo minimo di un singolo prestito è di 20 mila ECU.
Gli interventi riguardano, ad esempio, alberghi al di sotto delle 100 camere, mentre nelle aree obiettivo (Centro nord: aree deindustrializzate ed aree rurali; intero Mezzogiorno) valgono le deroghe a tali limiti dimensionali. I prestiti prevedono il finanziamento di un ampio spettro di voci, dall’ampliamento dell’attività, all’innovazione della gestione (acquisto computer, software), all’acquisto dei mezzi di trasporto delle merci,.
Il rimborso dei prestiti in conto capitale ed in conto interessi, avviene in genere a semestralità costanti, in valuta estera o nazionale e i tassi d’interesse sono competitivi rispetto a quelli correnti sul mercato ordinario, generalmente al di sotto dell’1,5%-2%.
Le domande non devono essere rivolte alla Bei, ma direttamente ad un Istituto di credito pubblico o privato che funge da tramite tra i beneficiari finali e la Bei; tra gli altri si ricordano: Ambroveneto, Artgiancassa, Banca Nazionale del Lavoro, Cassa depositi e prestiti, Banca centrale popolare, Cariplo, Consorzio Nazionale per il credito per le opere pubbliche, Efibanca, Istituto Mobiliare Italiano, Interbanca, Istituto bancario S. Paolo di Torino, Istituto di credito delle casse rurali ed artigiane, Mediocredito centrale, Mediocredito Friuli Venezia Giulia, Mediocredito lombardo.
Il richiedente che voglia accedere ad un prestito globale deve indicare nel dettaglio le caratteristiche del progetto e l’importo del finanziamento. Elementi fondamentali per l’analisi dell’istruttoria sono l’oggetto del finanziamento, i costi, il piano del finanziamento, il calendario di realizzazione, il tasso di redditività, la situazione finanziaria del richiedente e le garanzie offerte. Il tempo di approvazione del prestito è di circa un mese, a partire dalla data di presentazione della documentazione prevista.
di Alberto Giordano