Negli ultimi anni la quantità’ di corsi di formazione professionale e di master nel settore turistico ed alberghiero è cresciuto in misura esponenziale. Il panorama in ambito formazione hotel management, formazione hospitality management e formazione tourism management è estremamente ricco di offerte e opportunità’ per prepararsi a questo mondo, ma è bene sapere che non tutte servono davvero. O per lo meno sono molte quelle di cui diffidare e che non vi porteranno da nessuna parte.
Allora, come scegliere il corso più appropriato?
Per chi è del tutto a digiuno del nostro settore o non ha una guida al suo fianco, è certamente facile lasciarsi incantare da chi promette un futuro nel “patinato” mondo del turismo. Il turismo, insieme allo spettacolo, rappresenta uno dei settori di maggior appeal e maggior interesse per i giovani: le atmosfere, i significati simbolici del viaggiare e del piacevole mondo delle vacanze, gli scambi e le relazioni, la comunicazione e l’incontro con le culture diverse, il valore del tempo, i luoghi e l’altrove.
Ma lavorarci è ben altra cosa! Ed essere preparati a farlo serve molto purché la formazione sia rispondente alla vostra visione del futuro e presenti alcuni caratteri di imprescindibile valutazione.
Ci sono domande da porsi e per le quali ottenere risposte certe, e non vaghe. Alcune di tali domande sono comuni a qualunque genere di corso, altre sono più specifiche a seconda della tipologia di corso che vi si potrebbe presentare e al quale intendete iscrivervi.
Gli organizzatori di corsi, qualunque essi siano dalle università ai privati, dagli enti alle scuole speciali, sanno bene di potersi trovare di fronte a tali domande: a tal fine si preparano con materiali, documenti, dépliant, pagine web per essere sufficientemente persuasivi e credibili. Ma bisogna saper leggere attentamente dietro i testi e le parole per assicurarsi la scelta giusta.
I corsi possono suddividersi fondamentalmente in due grandi famiglie: quelli a pagamento (in prevalenza master), quelli gratuiti (per lo più formazione professionale). Naturalmente un discorso a parte occorre fare per la formazione universitaria.
È bene sfatare un mito: non sempre il costo è garanzia di qualita’ della formazione erogata. E neppure il costo eccessivo è sinonimo di garanzia. Il prezzo da pagare, in alcuni casi, è semplicemente dettato dal valore di mercato, cioè da un raffronto con corsi della stessa durata realizzati in altri settori, dai costi organizzativi, dalla fama dell’organizzatore o delle sedi in cui si svolgono, dagli investimenti pubblicitari sostenuti, ma non sempre sono legati ai contenuti qualitativi che poi è l’unica cosa che veramente interessa chi vi deve partecipare.
Un parametro di base di raffronto è la durata del corso. A questa si aggiungono la scelta qualitativa dei docenti e l’efficacia dei risultati raggiunti nel tempo. Per quest’ultimo aspetto il metro di valutazione è semplicemente uno: il rapporto tra il numero di allievi formati e il numero di quanti hanno trovato occupazione, e se vogliamo essere più attenti quanti lavorano per il tipo di formazione ricevuta.
Ma vediamo alcune delle domande da porsi per la scelta del corso: Guida alla scelta dei corsi e master nel turismo.